Mathilde Denize

Se il lavoro di Mathilde Denize inizia con un sentimento di insoddisfazione - l'artista si interroga costantemente sulla pertinenza dei suoi dipinti figurativi -, esso assume la forma gioiosa di un gioco di costruzione prolifico che ha il dono di trascendere le tele iniziali dando loro una vita propria.

Tenace e istintiva, Mathilde Denize modella e mette in scena le sue tele su barelle e scarti di vecchi lavori che taglia, lega, assembla o cuce, talvolta innestandovi frammenti di materiali o oggetti trovati, in una costante ricerca di armonia.

Lontana da qualsiasi intenzione narrativa, Mathilde Denize crea opere in volume - costumi o sculture - o in 2D il cui carattere frammentato lascia apprezzare un'infinità di storie che vivono, si incrociano e dialogano in patchwork teatrali.

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Desiderosa di veder circolare la sua pratica al di fuori delle gallerie e degli altri spazi espositivi, Mathilde Denize traduce per Bien Fait il suo meticoloso lavoro di editing e il suo gioco sulla figura in formato digitale.

Le sue opere fotografate sono state ritagliate e riassemblate con l'aiuto di Cécile Figuette.

In una deliziosa composizione a quattro mani, le due creatrici hanno lavorato sull'equilibrio, la pertinenza e il gioco di forme e colori che si intrecciano per ottenere un'ambientazione assolutamente originale, sia nell'estetica che nel processo creativo che la sottende.

Sia una retrospettiva che una traduzione del lavoro della talentuosa artista su scala decorativa, oltre che un'opera a sé stante, questo nuovo set incarna l'amore fondamentale di Bien Fait per la creazione.

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